Braida Azienda Vitivinicola
Via Roma, 94, 14030 Rocchetta Tanaro AT
braida.it
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0141 644113
I vini
L’azienda
I fratelli Giuseppe e Raffaella Bologna
La Cantina
La storia di Braida si lega a quella di Rocchetta Tanaro, piccolo centro del Monferrato astigiano.
“Il mio paese non è una sorpresa, son dieci vigne, sei case, una chiesa”: sono parole dello chansonnier Paolo Frola, che è anche il medico condotto di Rocchetta.
La canzone fu scritta con Gianni Mura, bevendo la Barbera di Rocchetta. Di quelle dieci vigne cantate da Frola, alcune sono Braida. Erano di nonno Giuseppe, poi sono passate a papà Giacomo, adesso le coltivano Giuseppe e Raffaella Bologna. L’azienda nasce dall’entusiasmo, la passione e il coraggio imprenditoriale di un rocchettese “Doc”, Giacomo Bologna. “Braida” era il soprannome che il padre di Giacomo, Giuseppe Bologna, di professione carrettiere, si era conquistato giocando a pallone elastico, per via della sua somiglianza con campione di questo sport. Dal padre Giacomo eredita, insieme al soprannome, l’amore per lo sport e per i cavalli e un ampio vigneto di Barbera sulle colline di Rocchetta.
1961 Prima vendemmia de La Monella.
Il 1961 è la data della prima vendemmia della Barbera del Monferrato vivace “La Monella” che Giacomo Bologna decise di imbottigliare. Nel 1969 Giacomo presentò il suo vino al Concorso nazionale dei vini Douja d’Or di Asti vincendo la medaglia d’oro che gli consentiva di partecipare gratuitamente alle fiere di Genova, Torino e Milano dove si confrontò con altri produttori sul tema della Barbera.
1982 Bricco dell’Uccellone: la rivoluzione della Barbera.
Dall’inizio del 1982 Giacomo iniziò a sperimentare la sua idea innovativa di accoppiamento Barbera – barrique: l’annata era eccezionale; quando il vino, il Bricco dell’Uccellone, uscì dalle barrique, arrivò in Italia l’enologo californiano André Tchelistcheff che lo approvò, decretandone il successo.
Altri due vini Babera nacquero in quegli anni nella cantina di Rocchetta Tanaro: nel 1985 il Bricco della Bigotta e, nel 1989, l’Ai Suma, ottenuto da una vendemmia tardiva delle uve (fine di ottobre.) Le tre riserve Braida vengono prodotte solo nelle annate migliori.
1988 Acquisto della tenuta Serra dei Fiori a Trezzo Tinella.
Nel 1988 la famiglia aveva acquistato a Trezzo Tinella la tenuta Serra dei Fiori, condotta insieme ai fratelli Renzo e Valerio Giacosa. Con l’aiuto del docente di viticoltura ed enologia Roberto Macaluso, amico e precursore della difesa dei vitigni autoctoni, vi impiantarono varietà bianche, tra cui la Nascetta, dando inizio al progetto dei vini bianchi Braida.
1994 Prima vendemmia di Bacialè.
Al 1994 risale la prima vendemmia de Il Bacialè, un progetto di Giuseppe Bologna che sposa il grande amore della famiglia, la Barbera, con Pinot Nero, Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc.
2001 Prima annata di Montebruna.
Altra importante unione riuscita a Giuseppe Bologna è quella dei molti appezzamenti di terreno che oggi costituiscono l’estesa vigna di Montebruna: nel 2001 è stata raccolta la prima Barbera Montebruna.
2016 Completamento del progetto di Il Bacialè con l’arrivo del Cabernet Franc.
Con l’annata 2016 de il Bacialé si stabilisce il completamento del progetto, la definizione dei vigneti, delle diverse vinificazioni e degli affinamenti che compongono il vino. Alla Barbera, al Pinot Nero, al Merlot e al Cabernet Sauvignon si aggiunge il Cabernet Franc, con il suo apporto di equilibrio, bevibilità, pulizia dei profumi.